Pronte per sfidare le leggi della gravità, le Air Max 270 hanno aperto una nuova era. Come ormai tutti sappiamo, sono state le prime sneakers Nike a rompere le tradizionali convenzioni dell’unità Air. Infatti, le 270 presentano una camera d’aria che raggiunge altezze mai viste prima, superate solo dall’ultimo modello Air Max 720.
Sicuramente tutto questo l’avrai già sentito dire un milione di volte. Ma se l’unità Air è il cavallo di battaglia delle AM 270, ci sono tantissimi altri dettagli del design che sono altrettanto importanti.
Abbiamo deciso perciò di presentarti le Air Max 270 in tutte le loro sfaccettature. Dai dati più tecnici ai fatti più curiosi che forse non tutti conoscono.
La storia del disegno delle Air Max 270
Lanciate nel 2008, le Air Max 270 si armano di una sorprendente novità! Infatti, sono le prime sneakers ad utilizzare le potenzialità dell’Unità Air non solo per le sue prestazioni sportive, ma bensì come puro esempio di lifestyle.
Ma sveliamo un segreto… Inizialmente, le Air Max 270 erano state pensate come un mix tra le Air Max 93 e le Air Max 180. Il nome, infatti, doveva essere Air Max 273 dalla somma di 93 + 180 = 273 , come l’ibrido che si stava creando.
Con il passare del tempo, invece, il direttore creativo del team di progettazione, Dylan Raasch, cambiò idea e decise di trasformare il DNA delle precedenti in qualcosa di nuovo e spettacolare: le future Air Max 270.
La Tomaia
Le Air Max 270 sono realizzate su una nuova e specifica tomaia in mesh, slanciata e traspirante. La designer del footwear Nike, Marie Odinot, decise che voleva una scarpa più minimal, più pulita e fuori dal comune. Ci è riuscita alla grande, creando una calzata come un guanto e una tomaia in tessuto mesh con intagli di flessione nella suola per offrire una flessibilità naturale del piede, potenziare l’elasticità e proiettare il comfort ad un livello superiore.
L’unità Air
Per le 270, Nike ha creato una nuova Unità Air, progettata apposta per poterla indossare ogni giorno. Alta ben 32 mm (una tra le più alte mai create!) per darti un’ ammortizzazione decisamente stupefacente.
Ma non è stata un’impresa facile. Precedentemente, l’unità Air di Nike era ideata per la velocità e le alte prestazioni sportive, quindi era più piccola per assicurare un’andatura stabile. Invece, l’unità progettata da Raasch era più alta del 15% di qualsiasi altra Air Max prima di queste, regalando alle sneakers una vera esperienza di comodità.
La tecnologia Flyknit
Con il decollo immediato delle Air Max 270 dopo il lancio, Nike ha deciso di fare un passo più in là dando a questa silhouette un nuovo look: una tomaia in Flyknit. È stato uno dei capi del design del prodotto, Jesi Small, a intravedere il futuro e sviluppare questa tomaia innovativa e piena di stile. Conosciuto per il suo peso piuma e la calzata aderente, il tessuto in Flyknit ha aggiunto alle 270 extra traspiranza e un’opzione che forse non tutti sanno: che si possono indossare anche senza lacci!
La tomaia in maglia integra elasticità e supporto per una calzata confortevole e rivoluzionaria, come una seconda pelle, per una calzata quotidiana piena di stile.
Chi ha indossato le Nike Air Max 270?
Prima del lancio, il giocatore di basket Kevin Durant, dei Golden State Warriors, ha avuto la possibilità di provarle. Ma non solo le ha provate, ha continuato ad indossarle dal Novembre 2017 a Dicembre 2017 creando quell’hipe per la collezione delle Air Max 270 che dura ancora oggi. La gente impazzì cercando di scoprire quando avrebbe potuto mettere le mani su questo gioiello di stile.
Ora possiamo dire che le aspettative sono state rispettate! Nike ha sfidato sé stessa creando, per il campione di basket, la più alta unità Air mai realizzata.. ed in più in un numero 49!
Sono stati pizzicati con le Air Max 270 anche Drake, Orlando Bloom, Olivia Culpo e tanti altri, ma d’altronde.. nessuno resiste al fascino elegante delle Air Max 270!