Era il 1997 quando nei laboratori Nike nacque l’idea di una scarpa che iniziò la rivoluzione nel mondo dello streetwear.
Le Air Max 97 fecero il giro del mondo come icona di stile e entrarono a far parte della cultura italiana come fenomeno sociale. Riuscirono, infatti, a riunire i gusti dei più differenti gruppi di giovani che aspiravano a quella silhouette futuristica tanto di moda. A indossarla erano proprio tutti, dagli sportivi negli spogliatoi delle palestre, ai modaioli in discoteca fino ad arrivare fra le celebrità e sulle passerelle di alta moda.
La prima intersuola con Air Unit su tutta la lunghezza
La prima apparizione delle Air Max 97 arrivò in un momento dove Nike cercava di mostrare al mondo l’innovativa invenzione della bolla d’aria nell’intersuola. Un’invenzione che non era ancora del tutto compresa e conosciuta dal pubblico, nonostante già in precedenza i primi modelli Air Max avevano iniziato a mostrarne una parte.
Così in questo clima di innovazione, fu Christian Tresser a partorire l’idea di una silhouette più minimalista, tecnologica e sofisticata che potesse offrire le prestazioni tecniche più rivoluzionarie e combinarsi ad uno stile unico.
Le Air Max 97 furono infatti le prime sneakers a sfoggiare una Air Unit per tutta la lunghezza dell’intersuola e le prime a rendere totalmente visibile quella bolla d’aria tanto acclamata e ricercata.
In foto (by Outpump): Sketch delle prime Air Max 97 create da Christian Tresser
L’ispirazione di Christian Tresser: elementi naturali e quotidiani per una silhouette d’avanguardia
Il primo modello di Air Max 97 venne presentato nell’iconico colore argento che tutti conosciamo. Tanta era la somiglianza con i treni ad alta velocità giapponesi, che le sneakers vennero subito chiamate Silver Bullet “il missile argentato”, per la loro forma affusolata e d’avanguardia.
Molti pensano che è proprio da questi treni che Christian Tresser ricevette l’ispirazione, ma fu lui stesso a confessare che l’idea della struttura della scarpa venne dalle ruote di una bicicletta (come si vede anche dal bozzetto del 1996) e che la particolare ondulatura della tomaia è il risultato dell’osservazione dei centri concentrici di una goccia che cade in uno specchio d’acqua.
L’Italia si innamora delle Air Max 97
E sarà per le alte prestazioni tecniche o per lo stile esclusivo che questo modello argentato si portava con sé che le Air Max 97 spopolarono tra il popolo italiano innamorando proprio tutti.
Le generazioni di fine anni 90 e inizio 2000 vivevano queste sneakers non solo come una scarpa alla moda da abbinare all’outfit più cool, ma come vera e propria dichiarazione dello status sociale.
In Italia, tutti la volevano e molti l’avevano, tanto che ricevettero un’identità tutta loro e non avevano bisogno di spiegazioni. Chiunque sentisse parlare delle “Silver”sapeva di cosa si trattasse e fu proprio questo il soprannome che restò poi a tutti i modelli, anche a quelli di tonalità diverse.
Erano diventate così famose e numerose tra i giovani italiani che all’estero le Air Max 97 erano anche conosciute come le “Air Max italiane”.
Le Air Max 97 tornano come must have street style indiscusso
Dopo un decennio in cui le Air Max 97 sembravano aver perso la loro fama, oggi ritornano più in forza che mai portando con sé il ricordo e il successo della moda dei fatidici anni 90.
I nuovi modelli sono avvolti dal fascino della nostalgia di quell’epoca in cui prese vita un mix di stili totalmente diversi. Stili che davano libero sfogo alla creatività individuale di ognuno, dove pantaloni in acetato, salopette e giacche di jeans, crop top e maglie oversized, abbigliamento classico e fantasie più stravaganti convivevano in armonia tra loro.
Foto by @aliciabonora
Tante sono le tonalità disponibili di questa silhouette leggendaria che è tornata ad essere un must have di tendenza.
Rinunciarci è impossibile e resta da fare solo una cosa: scegliere la Air Max 97 che più ci rappresenta e fargli posto non solo come accessorio tra tanti per il nostro guardaroba, ma soprattutto come capolavoro streetwear rivoluzionario che porta con sé un pezzo di storia della moda italiana.